LA VOCE NELLA TUA TESTA
Un giorno ti stancherai della voce nella tua testa, dei suoi continui mormorii di insoddisfazione, dei suoi pensieri sul futuro gravidi di false paure e di dubbi su ogni singola tua scelta.
Un giorno ti volgerai verso di lei e le dirai con calma:
" Mi rifiuto di ascoltare"
Poi ti allontanerai e distoglierai lo sguardo rivolgendo la tua attenzione a ciò che hai intorno o alla quiete e alla vastità che riesci a percepire dentro di te, dietro quella voce.
Una voce talmente egocentrica che dapprima nemmeno sì accorgerà che la stai ignorando e continuerà a cianciare da sola.
Sentirai ancora le sue lamentele e le sue critiche ma non ti convinceranno più: le metterai in dubbio, ne riderai, le rigetterai.
E via via, senza il carburante della tua attenzione, la voce si farà più esitante, balbetterà e rallenterà, lasciandoti spazio; finché alla fine quel mormorio strascinato e petulante che pretendeva il tuo ascolto e sembrava soffocare il resto della realtà non diventerà che un bisbiglio, una brezza gentile apparentemente parte del silenzio.
Dal libro "il centro della quiete"
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